Sempre al fianco di chi costruisce democrazia:con la Valle, contro la violenza.

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Negli ultimi giorni noi di ACMOS siamo stati particolarmente vicini a tutti coloro che stanno portando avanti l’impegno in Val di Susa.
Abbiamo passato la notte dello sgombero a Venaus, abbiamo documentato tutto con le nostre telecamere, tanto che i Tg andati in onda ieri hanno usato il nostro materiale.
Ieri sera abbiamo partecipato con migliaia di altri cittadini al presidio davanti alla prefettura di Torino. ACMOS sta e starà dalla parte di chi difende l’art. 1 della nostra Cost.: i "sovrani" sono i cittadini, non lo Stato.

Questo è il significato profondo del principio di sussidiariatà che edifica la nostra repubblica.

Quando questo principio di sussidiarietà viene calpestato in maniera tanto spudorata e violenta non ci si può appellare all’interesse nazionale: qualcosa di grave si è rotto e ci vuole il coraggio e l’umiltà di riconoscerlo e di fermarsi. In valle non ci sono "4 no-global esagitati", c’è un intero popolo che chiede di rivedere scelte ritenute insostenibili. La risposta non possono essere ruspe e manganelli! Così si tradisce lo spirito dell’antifascismo con il cui sangue si è scritta la Costituzione.

Quello spirito che è stato tradito ieri da chi a conclusione del corteo pacifico e civile che si è snodato per le vie del centro di Torino ha aggredito un funzionario della DIGOS.

Esprimiamo la nostra solidarietà a tutti quegli operatori di pubblica sicurezza e a tutti quegli amministratori che in questi giorni difficili e logoranti non hanno ceduto e non cederanno alla tentazione della violenza, di qualunque tipo sia. Manganelli, bottigliate e menzogne di Stato devono stare fuori dalla storia che vogliamo!

Davide Mattiello -presidente ACMOS, referente Libera Piemonte
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07/12/2005
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